Priorisse: Vestali di Sardegna
Esposizione di fotografia etnograficaE’ stata inaugurata a Villasimius l’attività museale di Casa Todde legata all’antropologia e all’etnografia con l’esibizione “Le Vestali di Sardegna”, dedicata alla figura della Priorissa sarda.
Il percorso, curato dall’Irfoss in collaborazione con il Comune di Villasimius e l’Area Marina Protetta Capo Carbonara, ripercorre la lunga storia delle Priorisse in Sardegna fino ai giorni nostri attraverso oggetti della cultura materiale legati all’attività rituale, numerose fotografie d’epoca e contemporanee, documenti storici redatti da diverse confraternite presenti sul territorio e un documentario che lascia alla voce viva delle Priorisse di Villasimius il compito di raccontare e di raccontarsi. L’esposizione, curata e allestita grazie alla collaborazione attiva con le Priorisse di Villasimius (dal reperimento alla scelta dei materiali esposti), sarà visitabile tutti i giorni fino all’11 agosto, dalle 18.00 alle 21.00.
I materiali esposti saranno documenti storici delle Confraternite presenti sul territorio sardo (a partire dal 1873), fotografie che vanno dagli anni ’30 del XX secolo alle forme più contemporanee del fenomeno, video e oggetti rappresentanti la cultura materiale legati ai rituali ed alla quotidianità delle Priorisse di Villasimius e, per estensione, di tutta l’isola.
L’esposizione, curata grazie alla stretta e costante collaborazione con le Priorisse di Villasimius, sarà basata sulla ricerca quinquennale sulle Priorisse in Sardegna della Dott.ssa Leila Oppo e troverà forma all’interno della narrazione museale grazie ai materiali raccolti dall’antropologo Riccardo Bononi e agli scatti del fotografo Massimo Branca.
“Le Vestali di Sardegna” è il titolo della mostra che fino all’11 agosto occuperà a Villasimius gli spazi di Casa Todde, in Via Roma. Propone immagini antiche e attuali, oggetti rituali e videoproiezioni che seguono un percorso storico-etnografico sulla figura delle Priorisse: donne che rappresentano un fenomeno sociale saldamente radicato all’antichissima tradizione locale e, allo stesso tempo, ai moderni equilibri delle piccole comunità. Le Priorisse, pur nelle diversità dei contesti geografici, sono accomunate da un ruolo preciso all’interno dei luoghi di appartenenza, legato alle attività della Chiesa ufficiale, ma non necessariamente subordinato, simbolo di una spiritualità che ha trovato nei secoli una forma di espressione popolare autonoma. A presentare la mostra, all’inaugurazione, la ricercatrice Leila Oppo, che ha raccolto negli anni documenti e oggetti rappresentativi della cultura materiale, per una ricostruzione della storia delle Priorisse in Sardegna; il fotografo Massimo Branca, autore degli scatti che raccontano le forme contemporanee del fenomeno a Villasimius; l’antropologo Riccardo Bononi dell’Irfoss (“Istituto di Ricerca e Formazione nelle Scienze Sociali”), autore del documentario sulle Priorisse nella località balneare”.